Preziosi reperti archeologici databili, ad una prima analisi, tra il I e il III secolo a.C. illecitamente detenuti nelle abitazioni di privati a Santa Flavia sono stati affidati in custodia alla struttura museale del parco archeologico Hymera, Solunto e Jato.
Le cinque anfore in terracotta e i frammenti di anfore di grande interesse storico-artistico secondo le prime dichiarazioni, sembrano essere stati rinvenuti sul fondale marino nel corso di una battuta di pesca.
L’operazione di recupero è stata compiuta dai Carabinieri della Compagnia di Bagheria, con la collaborazione del nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, che hanno recuperato i beni.
“Grazie all’azione di contrasto dei Carabinieri che hanno agito attraverso il Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale – ha dichiarato l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – sono stati recuperati preziosi reperti archeologici. È attraverso l’opera di contrasto quotidiano svolta con efficacia di strumenti ed interventi mirati, che abbiamo possibilità di arginare l’allarmante fenomeno della depauperazione del nostro territorio”.
Ci teniamo a dire che siamo testimoni seri…e che non mentiamo o creiamo allarmismi o simulazioni di reato, questo lo fanno camionisti rapinatori per strada..abbiamo aiutato un’amica in pericolo…volevano vincere le elezioni in Campania e puglia,,e scagionare un poliziotto corrotto politico berlusconista a processo…per altro colpevole e ammanigliato con la mafia…e l’hanno per questa torturata….specie se la credono a solo…tutti berlusconisti con cell e calunnie…era doveroso aiutarla, i poliziotti non la difendevano perchè la odiano lei li snobba cioè non gli da visibilità politica….molti hanno fatto spallucce oppure hanno infierito…ecco perchè abbiamo aiutato….