(Palermo, 7/7/2020) “Dal Governo Conte, con il programma “Italia veloce” abbiamo ricevuto un nuovo lungo elenco di buoni propositi infrastrutturali, grandi cifre e progetti notori su cui, da tempo, il Governo Musumeci ha lavorato completando tutte le fasi autorizzative e progettuali di propria competenza.

Da due anni abbiamo invocato la rimozione di ogni ostacolo burocratico, consapevoli di quanto tali infrastrutture siano irrinunciabili per la Sicilia e l’intero Mezzogiorno. Il commissariamento della Ragusa-Catania, ad esempio, era già stato concordato in primavera, mentre per la ferrovia Trapani-via Milo chiediamo da mesi che il presidente Conte intervenga personalmente per rimuovere un ostacolo tanto banale quanto insormontabile: l’attestazione di non assoggettabilità del Ministero dell’Ambiente, lì dove il progetto giace da un anno nei cassetti e dove avevamo inscenato una protesta.

E ancora, sulla linea ferroviaria Messina-Catania, il cui ammodernamento ammonta a oltre due miliardi, attendiamo la firma sul progetto dei ministri Costa e Franceschini. E potremmo continuare.  La sintesi, allora, è ancora oggi l’unica possibile: alle parole da Roma devono seguire i fatti”. 

 

Lo afferma l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana Marco Falcone, commentando le misure sulle opere strategiche collegate al Decreto Semplificazioni.

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